The Space City

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In questo articolo ci addentreremo proprio tra le vie della space city ,così soprannominata data la presenza dell’agenzia spaziale NASA.

Con i suoi 2.2 milioni di abitanti é la quarta città per abitanti della nazione.
Fondata nel 1836 é una delle metropoli a più alto tasso di sviluppo degli Stati Uniti con un’ economia basata sul settore aereospaziale, petrolifero e di ricerca.
Curiosamente, Houston detiene un triste primato essendo la città più grassa d’America con il 25% dei suoi abitanti in sovrappeso.
Allo stesso tempo é, però una città multiculturale ricca di musei tra cui ricordiamo il Museum of Fine Arts che accoglie più di 40000 opere, il Contemporary Art Museum e il museo dell’olocausto.
La città é ricca di festival che richiamano moltissimi turisti.
Il Bayou City Art Festival é uno dei più importanti della nazione e il Livestock Show and Rodeo é il più grande e importante del mondo che ha una durata di ben 20 giorni.
L’alto tasso di crescita della cittá é stato raggiunto anche grazie all’apparato universitario.
Tra le principali e più affermate ricordiamo l’Università di Houston, la Ricerca University e la Texas Southern University. Il Texas terra di Football, Rodeo, cowboy e grandi scontri razziali non ancora risolti tra bianchi e neri ha avuto proprio nel basket universitario una squadra che ha cambiato il modo di giocare e pensare pallacanestro.
La suddetta squadra é la leggendaria Texas Western Miners, che anche se ha sede ad El Paso merita di essere citata in questo articolo. I ragazzi del Texas Western College oggi conosciuta come University of Texas at El Paso furono la prima squadra a schierare un intero quintetto di giocatori di colore e riuscire nell’impresa di vincere il titolo nazionale nella stagione 1966.
La squadra subí, durante tutta la stagion, vari problemi razziali, venendo sfavorita negli arbitraggi, subendo insulti e sassaiole al pullman durante le trasferte.
Quando in finale batterono Kentucky per 72-65 nessuno portó una scala sotto il canestro per il classico taglio della retina e i ragazzi dovettero arrangiarsi come poterono.
Senza dilungarsi troppo, questa pietra miliare della pallacanestro rese possibile il processo di integrazione dei giocatori di colore all’interno della Southern Conference che nella stagione 1967 li ammise durante le partite.
La squadra, introdotta nella Hall of Fame nel 2007 ha ispirato un libro e il successivo film dal nome Glory Road.
Superata questa doverosa digressione ritorniamo al tema principale dell’articolo.
Come detto le università della città non sono poche e lo sport al pari delle squadre professionistiche riveste un ruolo molto importante negli atenei.
La più riconosciuta nel panorama cestistico é sicuramente l’University of Houston. I Cougars competono nella Division I nella American Athletic Conference. Disputano le partite casalinghe al Hofheinz Pavillion (capienza 8500) e sono allenati da Elvin Sampson al secondo anno alla guida della squadra. Il programma sportivo inizió dalla stagione 1945-1946 con qualche anno di ritardo rispetto al programma femminile. La squadra allenata da Pasche ottenne buoni risultati ma fu con il suo successore Guy Lewis che la squadra salí di livello costruendosi una grande reputazione. Lewis, che a sua volta fu un Cougar, guidó la squadra a 27 stagioni vincenti consecutive e a 14 apparizioni al torneo. Houston disputò le Final Four in cinque occasioni (67-68-82-83-84) ed arrivó a due finali (83 e 84).
Nella stagione 1968 i Cougars di Elvin Hayes, sfavoriti batterono ed eliminarono gli UCLA Bruins di fronte ai 50000 fan in delirio dell’ Houston Astrodome. La gara venne soprannominata ” Game of the Century” e divenne un grandissimo sponsor per la pallacanestro collegiale.
Nel 1983 i Cougars arrivarono alla finale dove affrontarono NC State. I Cougars erano una squadra solida e ricchissima di talento composta da giocatori del calibro di Benny Anders, Reid Gettys, Michael Young, Dave Rose ma soprattutto le future stelle Nba Clyde Drexler e Hakeem Olajuwon che venne nominato MVP del torneo.
Tutto questo talento non bastò e la finale fu decisa dalla schiacciata vincente allo scadere di Lorenzo Charles che fissó il punteggio sul 54-52.
L’anno successivo Clyde Drexler andò in NBA e la squadra di Olajuwon tornó nuovamente in finale battendo in serie LSU, Memphis State, Wave Forest e Wirginia.
Purtroppo l’esito della finale fu lo stesso dell’anno precedente e la Georgetown di Patrick Ewing si impose per 84 a 75. Nel 1966 i Cougars cambiarono Conference e si unirono all USA Conference sotto la guida di Alvin Brooks i risultati tardarono ad arrivare.
Tra il ’98 e il 2000 arrivó sulla panchina proprio quel Clyde Drexler ma solo dopo due anni lasció e venne sostituito da Ray Mccallum e negli anni successivi da svariati coach che non riuscirono a replicare le gesta di Lewis.
Arrivano alle stagioni più recenti, quella appena terminata si é conclusa con un record di 22-10 e la squadra si é qualificata per il NIT vendendo però eliminata al primo turno. I Cougars verranno sicuramente ricordati per la squadra delle annate dall’ ’82 all ’84 che venne soprannominata PHI SLAMA JAMA per il suo stile di gioco fatta di transizione, velocità e schiacciate.
Oltre a questa gloriosa università c’é anche la Rice University, situata nel District Museum della cittá.
Compete nella Divison I Conference USA ed é allenata da Mike Rhoades.
Gli Owls hanno partecipato a quattro torei Ncaa ed hanno raggiunto nel 1954 le Sweet Sixteen.
Un’alta università dal buon programma cestistico é Texas Southern che con i suoi Tigers partecipa alla Divison I nella SWAC Conference. Vantano sei titoli di Conference e sei partecipazioni al torneo, l’ultima nel 2015.
Questa piccola università nel 2014 riuscì a battere Michigan State che poi nel torneo arrivó alle Final Four.
Nel suo complesso anche Houston non ha nulla da invidiare alle altre metropoli statunitensi potendo contare su strutture universitarie che hanno sfornato svariati campioni.
La finale del torneo appena disputata ha portato entusiasmo ed energia nelle vie della metropoli sperando che, quando il carrozzone della Ncaa tornerà in città per un’ altra finale ci sarà una squadra della Space City a difendere o conquistate il torneo.

Di Luca Caslini

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